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Alì (A), fratello ed anima del sommo Profeta (S), è un incomparabile scrigno di saggezza e di virtù, è la Porta della Città della Sapienza, è, dopo il Sigillo dei Profeti, la migliore creatura di Dio, è la Retta Via, la Solida Corda di Allah, il Corano Parlante.

Si può forse rimanere indifferenti a una così pura ed intensa fonte di luce spirituale?

No, di certo! e non si può nemmeno rimanere indifferenti dinanzi alla magnificenza del suo salvifico verbo, della sua miracolosa parola, una delle manifestazioni del suo sublime essere.

La parola di Alì (A), è, dopo quella del santo Profeta (S), la somma parola umana, è l’esegesi del sacro verbo divino, la porta che introduce alla sapienza profetica.

Tradurre questo superno verbo è opera assai ardua, anzi impossibile. Nessuna lingua è in grado di rendere ed esprimere la profondità e l’eloquenza dei sermoni e delle sentenze del Principe dei Credenti (A).

Il Nahju-l-balāġaħ è solo un esempio di questo nobile verbo, ne tramanda solo una piccola parte, le sue più faconde parole trasmesse nel tempo, e di certo, non è né la voce di Alì (A) né Alì (A) stesso.

Nonostante ciò, la lettura della sola traduzione dei sermoni, delle sentenze e delle lettere contenute in questo libro, è sicuramente in grado di svegliare le coscienze, vivificare le anime e indurre al bene e alla virtù.

Spero che questo mio umile sforzo possa aiutare il lettore italiano a comprendere il sublime grado spirituale di questo santo Imam (A), e possa così avvicinarlo all’immenso e prezioso patrimonio sapienziale dell’Ahlu-l-bayt (A).

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Le parole di Ali (PBUH) (brevi frasi di Nahj al-Balagha)

Abul-Hasan Muhammad ibn al-Hussein ibn Musa, noto come Sayyid al-Radi e Sharif al-Radi (359 AH - 406 AH), fu un poeta e giurista sciita del IV secolo e compilatore del Nahj al-Balagha. Compilò e completò il Nahj al-Balagha nel mese di Rajab, 400 AH, circa 360 anni dopo l'assassinio di Ali ibn Abi Talib. È il fratello di Sayyed Morteza.
Vita
Nacque nell'anno 359 (anno lunare) nella città di Baghdad. Entrambi i genitori di Sayyid Razi erano alawiti sadat e discendenti di Hussein ibn Ali. La sua discendenza da parte di padre giunge a Musa Kazem attraverso cinque intermediari. Per questo motivo, Sharif Razi è talvolta chiamato "Razavi"; Da parte di madre, la sua discendenza risale fino ad Ali ibn Husayn attraverso sei legami. Lo sceicco Mufid scrisse il libro "Kitab al-Nisa" per la madre di Sayyid Razi e la menzionò rispettosamente nell'introduzione del libro.
Dal punto di vista degli altri
Sayyid Razi godeva di una speciale reputazione scientifica e morale non solo tra gli sciiti, ma anche tra i sunniti. Abdul Malik Tha'alabi, poeta contemporaneo di Sayyid Razi, nel suo libro di ricerca e letteratura "Yatimah al-Dahr" descrive Sayyid: "Aveva appena compiuto dieci anni quando iniziò a comporre poesie. "Oggi è il più importante poeta del nostro tempo e il più nobile dei governanti iracheni, dotato dell'onore della stirpe e dell'onore della stirpe, di un'apparenza letteraria e di una brillante virtù, e lui stesso possiede tutte le virtù." Al-Khatib Baghdadi afferma nel suo libro intitolato "La storia di Baghdad": "...Radi ha scritto libri sul significato del Corano, libri come questi si trovano raramente". Jamal al-Din Abi al-Mahasin Yusuf ibn Taghri Bardi Atabaki scrive nel suo libro "Al-Nujoom al-Zahira fi Maluk Misr wa Cairo": "Sayyid Razi Musavi era uno studioso di lingua, diritto, giurisprudenza, grammatica e poesia eloquente . "Lui, suo padre e suo fratello erano i leader degli sciiti."
Professori
Abu Ishaq, Ibrahim ibn Ahmad al-Tabari (morto nel 393 (anno lunare))
Abu Ali Farsi (morto nel 377 (anno lunare))
Abu Saeed Sirafi (morto nel 368 (anno lunare))
Abdul Rahim ibn Nabata (morto nel 374 (anno lunare))
Abu Muhammad Abdullah bin Muhammad Asadi Akfani (morto nel 405 (anno lunare))
Abul-Fath Uthman ibn Janni (morto nel 392 (anno lunare))
Abul-Hasan Ali ibn Isa (morto nel 420 (anno lunare))
Abu Hafs Omar bin Ibrahim bin Ahmad al-Kanani,
Abul-Qasim Isa ibn Ali ibn Isa ibn Dawud ibn Jarrah (morto nel 350 (anno lunare))
Abu Abdullah Marzbani (morto nel 384 (anno lunare))
Abu Bakr Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi (morto nel 403 (anno lunare))
Abu Muhammad Harun Tal-Akbari (morto nel 385 (anno lunare))
Abu Abdullah Muhammad bin Muhammad bin Nu'man, noto come Sheikh Mufid (morto nel 413 (anno lunare)),
Studenti
Sayyid Abdullah Jorjani, noto come Abu Zayd Kiabaki
Sceicco Muhammad Halwani
Sheikh Ja'far Duristi (morto intorno al 473 AH)
Ahmad ibn Ali ibn Qudama, noto come Qudama (morto nel 486 AH)
Abolhassan Hashemi
Mufid Neyshaburi (m. 455 AH)
Abu Bakr al-Nishaburi al-Khaza'i (morto intorno al 480 AH)
Giudice Abubakari Akbari (morto nel 472 AH)
Mahyar Deylami.
Ismail Ataei Najafabadi
Composizioni
Le verità dell'interpretazione nel Mutashabih al-Tanzil
Significati del Corano
Caratteristiche degli Imam

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Sayyed Razi

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