La grandezza di un uomo è commensurabile alla sua capa­cità di diffondere la conoscenza del retto pensare e del retto agire, di svelare gli aspetti celati della scienza a beneficio dei sapienti e di quanti si dedicano all'apprendimento.

Aristotele, Piatone, Ibn Sîna (Avicenna), al-Farâbî, e molti altri Sapienti sorti ad illuminare il genere umano, riuscirono -nella misura delle loro capacità e della loro intima natura - a penetrare di là dal velo dell'illusorio e del contingente, ed ognuno di essi estrinsecò - a beneficio dei suoi discepoli, dei loro seguaci e delle generazioni successive - un compendio di conoscenze espresse in forma armonica e coerente. Nella storia della cono­scenza umana, essi resteranno nei secoli i pilastri del sapere.

In ogni condizione, ambiente ed in qualsiasi epoca, è pos­sibile che l'intelletto ('aql) si illumini, diffonda la sua luce sul­l'assetto sociale e guidi gli  uomini alla prosperità.

Fra tali eminenti Sapienti, è doveroso annoverare il Martire Mugtahîd Sayyid Ayatu 'Llâh al-Mugiâddid al-Qaid Muhammad Bâqir as-Sadr (1), fecondo autore che ha estrinsecato la sua scienza in molteplici campi di applicazione. Rari sono invero gli individui in grado di attingere, come un oceano, agli svariati fiumi della saggezza. La possibilità di fruire della compagnia e dell'in­segnamento di tali personalità è un raro privilegio, dono divino

per gli uomini che si impegnano ad apprendere quanto ignorano.

L'Ayatu 'Llâh Sadr ha scritto testi sui Principi della religione islamica (Usûlu 'd-Dîn) e sul diritto islamico (fiqh), che lo hanno accreditato come una autorità in grado di esercitare l'Igtihâd presso i Sapienti dell'Isiam; ha scritto inoltre testi di filosofia orientale ed occidentale, confutando la logica dei sistemi di pensiero ostili all'Islâm. Si è occupato inoltre di economia, esponendo i principi del capitalismo e del socialismo; di queste due contrapposte visioni del mondo ha svelato l'inanità e la pericolosità, mostrando come esse siano accumunate da una concezione mutila e limitante della natura dell'essere umano, e dall'incapacità pratica di risolvere il problema dell'alienazione e dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. In ambito logico, ha esposto ed illustrato le prove razionali dell'esistenza di Dio, mentre nella sua esposizione dei principi tradizionali della matematica ha descritto la connessione fra il simbolismo dei numeri e la Scienza dell'Unità.

Un gruppo di Sapienti della Comunità islamica chiese al­l'Ayatu 'Llâh di pubblicare una raccolta delle sue sentenze giuridiche (Fatâwat). Esse furono date alle stampe sotto il titolo al-Fatawâtu 'I-Wazîhah e la prima edizione del testo si esaurì in breve tempo. Volendo procedere ad una seconda edizione, l'Editore, in accordo con i Sapienti, chiese all'Autore di compi­lare una breve introduzione nella quale fossero compendiati i principi basilari dell'Islâm. La seconda edizione, arricchita da tale studio introduttivo, ebbero in tutto il Territorio dell'Islâm una diffusione senza precedenti.

In ragione della maestria con cui l'argomento è trattato, il Seminario Islamico del Pakistan scrisse all'Ayatu 'Llâh chie­dendogli   l'autorizzazione   a   pubblicare   l'Introduzione   separata

da testo, ed a procedere alla sua traduzione in lingua inglese. Nell'interesse della conoscenza, egli acconsentì immediatamente. Possiamo pertanto ora presentare quest'opera al pubblico di lingua inglese, affinché ne traggano giovamento sia i Musulmani che parlano tale lingua, sia gli Occidentali che - con sincero intendimento - desiderano accostarsi all'Islâm studiando gli scritti dei suoi esponenti maggiormente qualificati, nella certezza che la prossimità ai Sapienti discepoli della Famiglia del Profeta (Ahlu'l-Bayt), (2) la Pace sia con loro, preserva dall'errore e mantiene sul Retto Sentiero della Luce e della Verità.

La nostra ricompensa è presso Allâh soltanto.

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L'Inviante, l'Inviato, l'Invio

Questo libro è una delle pubblicazioni del seminario islamico, concepite allo scopo di venire incontro alle esigenze dei Musulmani per quel che attiene alla loro formazione dottrinale ed etica. Il Seminario ha avuto la massima cura nel ricercare le fonti autentiche ed origina¬rie della dottrina.

Vi invitiamo a leggere questo libro nello spirito in cui è stato scritto. Opinioni e commenti saranno altamente apprezzati.

La diffusione dell'Islam è un compito cui tutti i Musulmani sono chiamati a cooperare. Il Seminario vi invita a ciò con le parole del Sacro Corano: «Dì: non vi impartisco che una sola ammonizione: sostenete la causa di Allâh collettivamente e singolarmente». (34:46).

L'Imam Occulto

Muhammad Baqir al-Sadr (Arabic: محمد باقر الصدر, romanized: Muḥammad Bāqir al-Ṣadr; 1 March 1935 – 9 April 1980), also known as al-Shahid al-Khamis (Arabic: الشهيد الخامس, romanized: al-Shahīd al-Khāmis, lit. 'the fifth martyr'), was an Iraqi Islamic scholar, philosopher, and the ideological founder of the Islamic Dawa Party, born in al-Kadhimiya, Iraq. He was father-in-law to Muqtada al-Sadr, a cousin of Muhammad Sadeq al-Sadr and Imam Musa as-Sadr. His father Haydar al-Sadr was a well-respected high-ranking Shi'a cleric. His lineage can be traced back to Muhammad through the seventh Shia Imam Musa al-Kazim. Muhammad Baqir al-Sadr was executed in 1980 by the regime of Saddam Hussein along with his sister, Amina Sadr bint al-Huda.
Biography
Early life and education
Muhammad Baqir al-Sadr was born in al-Kazimiya, Iraq to the prominent Sadr family, which originated from Jabal Amel in Lebanon. His father died in 1937, leaving the family destitute. In 1945, the family moved to the holy city of Najaf, where al-Sadr would spend the rest of his life. He was a child prodigy who, at 10, was delivering lectures on Islamic history. At eleven, he was a student of logic. He wrote a book criticizing materialist philosophy when he was 24. Al-Sadr completed his religious studies at religious seminaries under al-Khoei and Muhsin al-Hakim, and began teaching at the age of 25.
Struggle against Saddam Hussein
Al-Sadr's works attracted the ire of the Baath Party, leading to repeated imprisonment where he was often tortured. Despite this, he continued his work after being released. When the Ba'athists arrested Al-Sadr in 1977, his sister Amina Sadr bint al-Huda made a speech in the Imam Ali mosque in Najaf inviting the people to demonstrate. Many demonstrations were held, forcing the Ba'athists to release Al-Sadr who was placed under house arrest.

In 1979–1980, anti-Ba'ath riots arose in Iraq's Shia areas by groups who were working toward an Islamic revolution in their country. Hussein and his deputies believed that the riots had been inspired by the Iranian Revolution and instigated by Iran's government.[page needed] In the aftermath of Iran's revolution, Iraq's Shia community called on Mohammad Baqir al-Sadr to be their "Iraqi Ayatollah Khomeini", leading a revolt against the Ba'ath regime. Community leaders, tribal heads, and hundreds of ordinary members of the public paid their allegiance to al-Sadr. Protests then erupted in Baghdad and the predominantly Shia provinces of the south in May 1979. For nine days, protests against the regime unfolded, but were suppressed by the regime. The cleric's imprisonment led to another wave of protests in June after a seminal, powerful appeal from al-Sadr's sister, Bint al-Huda. Further clashes unfolded between the security forces and protestors. Najaf was put under siege and thousands were tortured and executed. Al-Sadr issued a fatwa prohibiting membership in the ruling Ba'ath party. Called upon by the government to retract it he refused.
Execution
Baqir al-Sadr was arrested on April 5, 1980, with his sister, Sayyidah bint al-Huda. They had formed a powerful militant movement in opposition to Saddam Hussein's regime.
On April 9, 1980, Al-Sadr and his sister were killed after being severely tortured by their captors. Signs of torture could be seen on the bodies.
An iron nail was hammered into Al-Sadr's head and he was then set on fire in Najaf. It has been reported that Saddam Hussein himself killed them. The Baathists delivered the bodies of Baqir al-Sadr and Bint al-Huda to their cousin Sayyid Mohammad al-Sadr.
They were buried in the Wadi-us-Salaam graveyard in the holy city of Najaf the same night. His execution raised no criticism from Western countries because Al-Sadr had openly supported Ayatollah Khomeini in Iran.

Born

Death

Sayyid Muhammad Bâqir Sadr

Sayyid Muhammad Bâqir Sadr

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Sayyid Muhammad Bâqir Sadr

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