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CONTRA JUDÆOS

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Publication year :

2006

Publish location :

prima ristampa dalla fine del secondo conflitto mondiale

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CONTRA JUDÆOS

CONTRA JUDÆOS Prima ristampa dalla fine del secondo conflitto mondiale, 2006 Nota del Curatore della prima ristampa (quale e-book) di questo libro, inedito dal dopoguerra in poi. CONTRO LA POLIZIA DEL PENSIERO E LE ‘TOGHE DI GIUDA’ PDF “... inviamo al sig. procuratore della repubblica i testi sequestrati più interessanti. In primis uno studio a firma - del’avvocato Edoardo Longo di Pordenone...” (da un sequestro della Digos al procuratore della repubblica di Verona, marzo 1993) “L’avvocato Edoardo Longo professa l’ideologia nazista”. (dichiarazione d’accusa del dott. Antonello Fabbro, giudice, mio persecutore, teste d’accusa nei miei confronti, avanti al tribunale di Pordenone, 2002). “L’avvocato Edoardo Longo è un neonazista”. (dichiarazione d’accusa del dott. Federico Facchin, pubblico ministero, quale teste dell’accusa, mio persecutore, avanti al tribunale di Bologna, marzo, 2006). Faccio della polemica giornalistica lo stesso conto che il nuotatore fa dell'elemento in cui si muove: egli se ne getta alle spalle una bracciata dopo l'altra, avanzando; e che cos'è l'acqua che egli si lascia alle spalle? Tale è la polemica giornalistica che è servita a vincere una determinata battaglia, ed ora è alle nostre spalle, come un'acqua immota. Eppure è quell’elemento che ci ha sostenuti, resistendoci, e ci ha permesso di raggiungere la meta prefissa. Questi capitoli che qui l'accolgono - in un primo volume d'una « Biblioteca» che ha più alte ambizioni e avrà meno modesti autori - contengono appunto, in una opportuna rielaborazione, la materia già trattata durante la polemica giornalistica durata dal 1934 a ieri per la identificazione del pericolo ebraico e per la difesa della Razza italiana. Il lettore che mi conosce sa già che - voce clamante nel deserto dell'indifferenza - il mio giornale obbediva a un preciso disegno del Duce, fondatore prima che dell'Impero, della coscienza imperiale del popolo italiano. La necessità d'un razzismo nostro, e - come presupposto ad esso - la indispensabile e definitiva separazione dell’elemento giudaico dalla vita nostra, già per troppo tempo inquinata da una infiltrazione venefica, sono stati i due motivi dominanti della mia diuturna polemica. La quale viene ora consegnata in queste pagine soltanto per un modesto fine di documentazione. Desidero che in avvenire si abbia un'idea quanto più esatta dello svolgimento d'una battaglia che ai migliori fascisti appare decisiva per la liberazione dell’ ltalia dal pervertimento giudaico.