Terza parte: le critiche ai paragoni usati dal Corano e le risposte

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Amici ed appassionati di religione islamica, nei primi due appuntamenti con questa serie abbiamo visto che il Corano usa parabole e metafore di grande bellezza per trasmettere il suo messaggio. Ma questa scelta, sin dagli albori dell'Islam fino ai giorni nostri, viene criticata da alcuni individui. Oggi cercheremo di trattare questo argomento. Il sacro Corano usa ragionamenti logici per spiegare alla gente i concetti inerenti alla religione che presenta, l'Islam. Bisogna però aggiungere che per poter comprendere certi ragionamenti c'e' bisogno di un livello minimo di cultura e di preparazione e che un testo sacro che mira a guidare l'umanità intera non avrebbe potuto fare appoggio solo su ragionamenti e sulla logica. Per questo, si usano gli esempi, le parabole, le metafore, per rendere tutto più comprensibile anche per i meno acculturati. La gente di solito cita un qualcosa di grandi dimensioni se vuole parlare di imponenza e magnificenza e cita una cosa piccola se vuole fare riferimento ad un qualcosa di insignificante o di poca importanza. La verità e' che non importa la cosa che si usa per effettuare una similitudine, l'importante e' il concetto che si deve trasmettere in tal modo. Nel versetto 26 della sura della Giovenca il Corano stesso tratta tale questione e ricorda: "In verità, Allah non esita a prendere ad esempio un moscerino o qualsiasi altra cosa superiore. Coloro che credono sanno che si tratta della verità che proviene dal loro Signore; i miscredenti invece dicono: "Cosa vuol dire Allah con un simile esempio?". [Con esso] ne allontana molti, e molti ne guida. Ma non allontana che gli iniqui". *** Quando il venerato profeta dell'Islam diede inizio al suo invito ed all'insegnamento del Corano, alcuni dei suoi oppositori lo accusavano di essere un impostore e di inventarsi le parole del sacro testo. Per giustificare queste loro dicerie affermavano che nel Corano c'erano presenti pure riferimenti ad esseri piccoli ed insignificanti come il ragno od il moscerino o a fenomeni scontati come il fuoco e quindi andavano dicendo che la parola di Dio non poteva essere "inquinata" di simili concetti insulsi. Basilarmente una delle caratteristiche delle persone ipocrite e prive di fede è quella di fare capricci. L'ipocrita cerca un appiglio per polemizzare contro qualsiasi cosa e qualsiasi decisione e creare sempre disordine e seminare continuamente zizzania tra la gente. Molte volta, ad esempio, quando uno e' ipocrita e non vuole che si diffonda la fede, e quindi e' contrario alla costruzione delle moschee, quando viene costruita una moschea dice: "Che bisogno c'e' di fare una moschea quando c'e' tutta questa gente povera? Non era meglio sfamare gli affamati o aiutare i giovani a sposarsi? Non era più giusto far guarire gli ammalati? Se però in quella città invece di costruire la moschea i soldi fossero stati usati per fare della beneficienza, l'ipocrita si sarebbe ribellato comunque dicendo: "Perchè sciupate i soldi con queste storie invece di costruire una moschea?". Perciò, anche al tempo del profeta, gli ipocriti criticavano il fatto che il Corano usasse tra le sue metafore anche il moscerino o il ragno. Ma bisogna ricordarsi che per raggiungere quel massimo livello di bellezza ineguagliabile e tipico del Corano, usare metafore differenti e citare esseri piccoli e grandi e' una necessità. *** Sempre su questo tema bisogna anche dire che il moscerino o il ragno potrebbero anche sembrare insignificanti ma non lo sono affatto. Certo questo lo comprendiamo noi oggi ma questa verità forse non era compresa in passato. Uno dei sacri discendenti del profeta dell'Islam, l'Imam Jaafar Sadiq (la pace sìa con lui), sesto Imam degli sciiti, affermò: "Dio ha citato il moscerino perchè ha un corpo molto piccolo ma ha tutte le componenti di un essere molto più grande come ad esempio l'elefante, e non solo, ha pure in più le ali". Oggi quindi ci accorgiamo che riferendosi a questo essere Dio voleva attirare i fedeli sulla grandiosità del Creato, che si esibisce anche nel corpo e nell'esistenza di questo piccolo essere; naturalmente più si comprende la grandiosità del Creato, più ci si avvicina alla comprensione dell'Essenza Unica e Magnifica del Signore, il Creatore di tutto ciò. In un altro Hadith tramandato dall'Imam Alì, la pace sìa con lui, il primo Imam degli sciiti, si legge: "Se tutti gli esseri della Terra si riuniscono unendo le proprie forze, non potrebbero mai creare un solo moscerino. Le loro menti più cercherebbero di scoprire i segreti della creazione di questo essere e più rimarrebbero attonite e si stancherebbero e la loro forza finirebbe ed alla fine il loro sforzo risulterebbe in una sconfitta. Alla fine avrebbero solo modo di ammettere di non poter creare un moscerino e di ammettere la loro impotenza. a cura di Davood Abbasi Radio Italia IRIB