Com’è considerato il guardare foto oscene di persone non musulmane su internet, ecc.?
Com’è considerato il guardare foto oscene di persone non musulmane su internet, ecc.?
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Com’è considerato il guardare foto oscene di persone non musulmane su internet, ecc.?
Domanda
Com’è considerato il guardare immagini indecenti e foto oscene di persone non musulmane e sconosciute su internet, ecc.?
Risposta (di islamquest.net)
Guardare immagini indecenti e oscene di persone non musulmane e sconosciute, nel caso sia causa di concupiscenza, con l’intenzione di provare piacere e crei corruzione, fornendo l’occasione di peccare, secondo l’opinione di tutti i giurisperiti e dei marja' è vietato[1]. Tuttavia alcuni marja', anche in assenza di queste condizioni, ovvero la concupiscenza, l’intenzione di provare piacere e il causare corruzione, affermano che è vietato, cioè vietano in modo assoluto il guardare immagini oscene.[2] Altri marja' invece, come l’ayatollah Bahjat, differenziano il vedere foto oscene dai video indecenti, vietando in modo assoluto la visione di questi ultimi, cioè sia in caso di concupiscenza o meno, musulmani o meno, conoscenti o meno, sia che causi corruzione o meno.[3]
Di seguito vi invitiamo a riflettere su due domande tratte dal libro Resale-ye Daneshju-y (compendio di regole religiose per universitari):
1. Qual è la norma riguardante il guardare film pornografici (dove la maggior parte delle attrici non sono musulmane) se non eccitano colui che li guarda?Risposta: Tutte le guide (ad eccezione dell’ayatollah Tabrizi e Sistani): “Dal momento che vedere questo tipo di film, è causa di concupiscenza e peccato, non è permesso vederli”.[4]
L’ayatollah Tabrizi: “Guardare film che incitino alla concupiscenza proibita o diffondano corruzione nella società, non è permesso”.[5]
Ayatollah Sistani: “Guardare con concupiscenza e pericolo di commettere peccato, è vietato; inoltre per precauzione obbligatoria lo è anche in assenza di queste condizioni”.[6]
2. Mentre si naviga in internet, a volte accanto ad alcuni articoli, compaiono delle immagini oscene che vediamo involontariamente; cosa consigliate di fare?L’Imam Khomeini e gli ayatollah Tabrizi, Khamenei, Sistani, Fazel e Vahid: “Se involontariamente il vostro sguardo cade su di esse, non c’è problema, però guardarle con piacere è vietato e per precauzione obbligatoria lo è anche in caso non si abbia l’intenzione di provare piacere o non si corra il pericolo di commettere peccato”.[7]
Gli ayatollah Bahjat, Safi, Makarem e Nuri: “Se lo sguardo cade involontariamente su di esse, non c’è problema, però guardarle di proposito (anche senza l’intenzione di provare piacere), è vietato”.[8]
Note
[1] Quesiti posti agli uffici degli ayatollah Khamenei, Bahjat, Makarem e Fazel.
[2] Quesito posto all’ufficio dell’ayatollah Khamenei.
[3] Quesito posto all’ufficio dell’ayatollah Bahjat.
[4] Ayatollah Khamenei, Ajwibat al-Istifta'at, quesito 1187; Ayatollah Safi, Jami' al-Ahkam, vol. 2, pag. 1717; Ayatollah Fazel, Jami' al-Masa'il, vol. 1, quesiti 1729 e 1731; Ayatollah Makarem, Istifta'at, vol. 1, pagg. 778 e 782; quesito posto agli uffici dell’imam Khomeini e degli ayatollah Nuri, Bahjat, Vahid, ecc.
[5] Ayatollah Tabrizi, Istifta'at, quesiti 1603 e 1605; Sirat al-Nijah, vol. 5, quesito 1129.
[6] Sistani.org (film), questione 4.
[7] Imam Khomeini, Ta'liqat 'ala al-'Urwah, (Ahkam al-Takhalli), questione 2; ayatollah Makarem, Istifta'at, vol. 2, pag. 1033 e Ta'liqat 'ala al-'Urwah, (Ahkam al-Takhalli), questione 2; ayatollah Safi, Jami' al-Ahkam, vol. 2, pag. 1707; ayatollah Nuri, Ta'liqat 'ala al-'Urwah, (Ahkam al-Takhalli), questione. 2; quesito posto all’ufficio dell’ayatollah Bahjat; ayatollah Sistani, Ta'liqat 'ala al-'Urwah, (Ahkam al-Takhalli), questione 2 e Sistani.org (immagini), quesiti 1 e 2; ayatollah Tabrizi, Sirat al-Nijah, vol. 3, pag. 778; ayatollah Khamenei, Ajwibat al-Istifta'at, quesito 1314; ayatollah Fazel, Jami' al-Masa'il, vol. 1, pag. 1731 e Ta'liqat 'ala al-'Urwah, vol. 1, (Ahkam al-Takhalli), questione 2; quesito posto all’ufficio dell’ayatollah Vahid.
[8] Seyyed Mojtaba Hosseini, Resale-ye daneshju-y, pp. 204 e 206.