Quarta parte: distribuzione della ricchezza nella societa'

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Amici ed appassionati di religione islamica, anche oggi siamo con voi per parlare di parabole e metafore del Corano. Nella puntata odierna parleremo di quelle che riguardano la distribuzione equa dei beni nella società. Uno dei problemi che nel corso della storia ha assillato un pò tutte le società umane e che continua ad essere un problema serio un pò ovunque e' la povertà o meglio la distribuzione diseguale della ricchezza tra la gente. Molti scienziati, pensatori, filosofi ed economisti hanno cercato di trovare una formula che possa risolvere questo problema. L'Islam propone tutta una serie di misure che se applicate possono davvero ridurre la distanza tra i diversi ceti della società; le testimonianze storiche parlano di una società veramente incredibile al tempo del profeta dell'Islam e con il minimo di disparità, proprio perchè al tempo queste regole venivano applicate per filo e per segno. Nell'Islam un concetto importante per la lotta contro la povertà e' "Infaq", letteralmente "Donare". Nel verso 261 della sura della Giovenca leggiamo: «مَّثَلُ الَّذِینَ یُنفِقُونَ أَمْوَالَهُمْ فِی سَبِیلِ اللّهِ کَمَثَلِ حَبَّةٍ أَنبَتَتْ سَبْعَ سَنَابِلَ فِی کُلِّ سُنبُلَةٍ مِّئَةُ حَبَّةٍ وَاللّهُ یُضَاعِفُ لِمَن یَشَاءُ وَاللّهُ وَاسِعٌ عَلِیمٌ» ، Quelli che con i loro beni sono generosi per la causa di Allah, sono come un seme da cui nascono sette spighe e in ogni spiga ci sono cento chicchi. Allah moltiplica il merito di chi vuole Lui. Allah è immenso, sapiente. (2:261) *** Come abbiamo appreso poco fa', "donare" ha effetti miracolosi sulla vita e sugli averi delle persone. Molti potrebbero credere che donando parte dei propri averi la loro ricchezza potrebbe diminuire ma questo verso ci insegna che per volere di Dio, gli averi di chi dona aumentano. Per farci capire come sia possibile tutto questo Dio usa nel Corano la metafora della semina. Cioè di quando un agricoltore semina i chicchi di grano nel terreno e li perde in un primo momento; poi però per ogni seme crescono 7 spighe e su ogni spiga circa 100 semi. Insomma, l'agricoltore ha donato dei semi, ma per ognuno ne ha ottenuti 700. Donare ai poveri ed ai bisognosi e' così ed anche se si da' loro qualcosa, si riceverà diverse volte di più in vita. Il profeta dell'Islam, Mohammad (SAW), usa un'altra metafora per farci comprendere lo stesso concetto. Egli ricordava: "Se qualcuno dona qualcosa dei suoi averi che sono stati ottenuti in maniera lecita, a quel punto Dio prende nella sua mano destra quello che e' stato donato, anche se si tratta di un seme di dattero. Poi quel seme lo tiene in mano affinchè divenga grande quanto ad una montagna". Bisogna concludere che donare ai poveri ed ai bisognosi e' una azione molto importante dinanzi a Dio e secondo gli esegeti e gli studiosi musulmani ciò per una semplice ragione: si tratta di una azione che ha molteplici conseguenze positive nella società. La gente si vuole più bene, i poveri soffrono di meno, si riducio il divario tra ricchi e poveri, coloro che donano imparano ad amare il prossimo ed insomma tutti traggono beneficio da ciò. L'Infaq o il Donare e' quindi una delle consuetudini della società islamica e del vero fedele molto raccomandate dal Corano che ricorre in questo testo sacro in oltre 80 versi. Quando il Corano descrive i timorati di Dio, nel verso numero 3 della sura della Giovenca, li presenta anche così: coloro che...donano di ciò di cui Noi li abbiamo provvisti, (2:3) L'Imam Sadiq (la pace sìa con lui), il sesto Imam della confessione sciita ed uno dei sacri discendenti del profeta dell'Islam, per quanto riguarda le donazioni ricordava: "Dio ha collocato negli averi dei ricchi gli averi dei poveri. Se i ricchi donassero ciò che hanno il dovere di dare non rimarrebbe alcun povero e la povertà se ne andrebbe per sempre dalla società". Radio Italia IRIB