Fatwa degli ulamà sul boicottaggio di Israele
Fatwa degli ulamà sul boicottaggio di Israele
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"La Palestina è la terra della prima Qiblah dei Musulmani" Gli eminenti sapienti di ogni scuola di pensiero nell'Islam sono uniti nel loro sostegno al boicottaggio di Israele e di coloro che supportano il regime sionista. Quelli che seguono sono soltanto alcuni esempi. - Imam Sayyid Ali Khamenei (Repubblica Islamica dell'Iran) "L'acquisto di qualsiasi prodotto che aiuta il rafforzamento del sionismo non è permesso..." Le seguenti Fatwa sono estratte da www.khamenei.de: Fatwa N. 12798 (15 Maggio 2001) riguardo l'acquisto di prodotti sionisti: L'acquisto di qualsiasi prodotto che aiuta il rafforzamento del sionismo non è permesso a meno che non raggiunta il livello di necessità. Fatwa n. 8822 (27 Febbraio 2002) dall'Ufficio della Guida, Qom, Iran Domande: 1) E' permesso acquistare prodotti dagli Stati Uniti d'America o prodotti americani? 2) E' permesso acquistare prodotti di compagnie che donano parte dei loro profitti per sostenere gli Stati Uniti? 3) E' permesso l'acquisto di prodotti da compagnie che diffondono e sostengono l'immoralità (atmosfera non islamica)? Risposte: 1 e 2) Ogni transazione con un'azienda i cui profitti vanno a sostegno dei nemici dell'Islam e dei musulmani o sostengono il regime sionista non è permessa. 3) Se l'acquisto di prodotti da queste compagnie comporta un loro sostegno e supporto nel diffondere corruzione e immoralità non è permesso. - Ayatullah Sayyid Muhammad Husayn Fadhlullah (Libano) "Il minimo sforzo che potremmo fare ... è di boicottare tutti coloro che sostengono il nemico ... Dovremmo boicottare i prodotti americani, quanto possibile, e si dovrebbero boicottare tutti i prodotti israeliani così come tutte le aziende che aiutano finanziariamente le aziende israeliane" Col Nome d'Iddio Clemente e Misericordioso 2 Ramadan1421H /28 Novembre 2000 d.C. Allah l'Altissimo ha ordinato che ogni musulmano dovrebbe preoccuparsi degli affari di tutti gli altri musulmani e difendere la loro causa con ogni mezzo possibile onde preservare la loro forza e dignità. Il Profeta Muhammad (S) dice: "Chiunque non si interessa agli affari dei musulmani non è un musulmano". L'Islam è quindi uno stato intellettuale, emotivo e pratico della personalità del musulmano che interagisce con gli affari dei musulmani a tutti i livelli e quindi non possiamo essere indifferenti alle loro cause. Il Profeta (S) ha inoltre detto: "Chiunque ascolta i musulmani gridare aiuto senza rispondere alla loro chiamata non è un musulmano." E questo implica che rispondere alla chiamata di aiuto dei musulmani, sia individualmente che come comunità, è parte integrale dell'Islam, un Islam che andrebbe perduto per ogni musulmano che non risponde a simile chiamata. Il Profeta Muhammad (S) ha anche detto: "Chiunque tra di voi vede un male allora lo cambi con le proprie mani, se non è in grado allora con la propria lingua e se non è in grado allora con il proprio cuore, e questa è la fede più bassa." Sapete tutti cosa è successo ai nostri fratelli in Palestina. Le loro terre sono state occupate, sono stati gettati fuori dal loro paese, le loro donne, bambini e anziani sono stati uccisi, le loro case sono state distrutte e bombardate, la Moschea di al-Aqsa è stata profanata e ci sono piani per distruggerla. Stanno combattendo il nemico e lo affrontano con nient'altro che la loro carne nuda, pietre e armi leggere. Stanno difendendo sé stessi, le loro famiglie, la loro vita, la loro terra e la loro indipendenza ed hanno gridato per ricevere protezione internazionale e sostegno dai paesi e popoli musulmani, ma inutilmente. Alcuni di questi Stati che si sono riconciliati con il nemico non hanno nemmeno deciso di boicottare politicamente il nemico o di ritirare i propri ambasciatori. Hanno ritenuto sufficiente partecipare all'Organizzazione della Conferenza Islamica nella sua condanna e protesta priva di conseguenze politiche. Hanno tutti paura dell'America che sostiene il nemico con tutta la sua potenza politica, militare ed economica. Impediscono addirittura al Consiglio di Sicurezza e a tutti gli Stati sotto la loro influenza di condannare i brutali crimini di Israele. Il minimo sforzo che possiamo compiere per difendere i musulmani contro i soprusi e le aggressioni politiche, economiche e militari è quello di boicottare tutti coloro che sostengono il nemico e supportano la sua espansione e forza. Specialmente gli Stati Uniti d'America che sono il più grande nemico di tutti i musulmani. Dobbiamo boicottare i prodotti americani quanto possibile e dovete boicottare tutti i prodotti israeliani così come tutte le aziende che sostengono finanziariamente le aziende israeliane. Dovete anche fare pressioni sui vostri governi affinché cessino di depositare fondi nelle banche americane, in quanto essi vengono utilizzati per sostenere Israele. Tutti i musulmani devono ricordarsi che Allah dice: "Questa vostra Comunità è un'unica Comunità" (Sura al-Anbiya; 21: 92). E dice inoltre: "Tutti i credenti sono fratelli" (Sura Al-Hujurat; 49:10). In aggiunta il Profeta (S) ha detto: "Un musulmano è il fratello degli altri musulmani. Non compie del male verso di lui, non lo abbandona (al nemico) né lo isola." Allah Altissimo vuole che voi siate degni, forti e liberi e questo non può esser ottenuto se non prendendo una libera e solida posizione che sottolinei l'unità della Comunità e la sua efficacia in tutte le sue grandi cause attraverso un Jihad a tutti i livelli sacrificando la propria vita, il proprio lavoro, uno sforzo o per lo meno la comodità materiale. - Ayatullah as-Sayyid Ali as-Sistani (Iraq) "Non è permesso per un musulmano acquistare prodotti di paesi che sono in stato di Guerra con l'Islam e i musulmani, per esempio Israele" Le seguenti Fatwa sono estratte da "A Code of Practice for Muslims in the West" dell'Ayatullah Sistani, tradotto in inglese da Sayyid Muhammad Rizvi e pubblicato dalla "Imam Ali A.S. Foundation" di Londra: 249. Non è permesso a un musulmano acquistare prodotti di paesi che sono in stato guerra con l'Islam e i musulmani, per esempio Israele. (Pag. 146) 265. Domanda: E' permesso fare acquisti in un negozio che dona parte dei suoi profitti al sostegno a Israele? Risposta: Non lo permettiamo. (Pag. 150) Traduzione a cura di Islamshia.org © E' autorizzata la riproduzione citando la fonte