Considerazioni sul Sahih del Bukhari
Considerazioni sul Sahih del Bukhari
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IN NOME DI ALLAH Finalmente qualcuno mi aiuta! Grazie fratello per la bellissima ricerca che hai fatto, jazaka-l-Lah khayra-l-jazaa! Le cose da dire sulle fonti sunnite sono veramente tante. Voglio qui fare solo alcune considerazioni sul Sahih del mio connazionale Bukhari, l'Iranico, che i nostri fratelli sunniti considerano, dopo il sacro Corano, la piú autorevole fonte dottrinale. In questa voluminosa raccolta di hadith, notiamo tradizioni degli imam Alí, Hassan, Hossain e dell'imam Baqir (la pace sia su di loro), ma non del grande imam Jafar Sadiq, che è l'imam dal quale vengono narrate la maggior parte delle tradizioni sciite, e ciò per ovvi motivi. Non dimentichiamo che noi sciiti duodecimani veniamo chiamati anche Jafariti. A buon intenditore poche parole! Nel Sahih del Bukhari troviamo, da una parte molti hadith del santo imam Alí, e dall'altra tradizioni narrate da maledetti kharijiti come Imraan Bin Al-fattaan. La cosa diventa ancora piú strana quando si considerano le seguenti cose. - Alí è stato ucciso dai kharijiti (dal maledetto Ibni Muljam, che Allah lo maledica), che lo consideravano kaafir (che Allah mi perdoni!) e waajibu-l-qatl (da uccidere obbligatoriamente). - Nessuna delle cinque scuole islamiche accetta i kharijiti, e tutte li considerano degni di biasimo e dannati. - Un hadith è autentico quando tutti i narratori della sua catena di trasmissione sono 'aadil (equi) o, almeno, thiqah (degni di fiducia). - Il Bukhari dice di aver selezionato e scelto con cura le tradizioni del Sahih tra decine di migliaia di hadith. - Le scuole sunnite considerano le tradizioni del Sahih del Bukhari tutte sahih (corrette, autentiche), e, come dice la sorella Jasmin, il sanad di ogni tradizione del Sahih di Bukhari è accertato! Ma le cose si complicano ancora di piú quando sfogliamo le pagine di questa raccolta di hadith, e troviamo tradizioni che offendono gravemente la sacra figura del sommo Profeta. Evito ovviamente di citarle perché nel diritto jafarita è proibito narrare e diffondere false tradizioni che offendono un qualsiasi credente, figuriamoci quando con esse si offende il santissimo Profeta (che Allah ci protegga dal male che viene da noi stessi). Non vogliamo poi entrare nel merito di individui come Abu Hurayrah, considerato anche da molti grandi dotti sunniti "kazzab" (mendacissimo) "ja'aal" (colui che inventa molto), dai quali l'iranico Bukhari narra molte delle sue tradizioni. Dispiace vedere che centinaia di milioni di fratelli sunniti, ripetendo pedissequamente quello che dicono alcune loro guide, considerino il Sahih del Bukhari il secondo libro dopo il sacro Corano, stravedano per esso, e considerino tutte le sue tradizioni corrette e autentiche, da accettare a occhi chiusi, in quanto "accertate per noi dall'infallibile (sic!) Bukhari" Di verità da dire ne avrei tante, ma tante, tantissime, ma ho paura di non riuscire a controllarmi e di mortificare qualche sorella sunnita che protesta sempre per il mio tono schietto e duro (e che s'è convinta che io sia un "testimone di geova versione islamica" e che io dica queste cose con l'obiettivo si sciizzarla, e non per amore di Allah e per restaurare le Sue verità). Ma, ahimé, la verità è amara e difficile da accettare per chi sta sbagliando da quattordici secoli! Vostro sincero fratello di fede, Mustafà.
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