Il diavolo e il boscaiolo
Il diavolo e il boscaiolo
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Un tempo un forte boscaiolo viveva in un bosco insieme alla sua famiglia. Da quelle parti viveva anche una tribù politeista la quale adorava un pino. Il pino era il loro idolo ed essi lo adoravano. Un giorno il boscaiolo disse: “Vado a tagliare quel pino. Sono sicuro che Dio mi ricompenserà per questo, poiché ciò impedirà a questa gente d’esser politeista e di offrire le loro preghiere ad un idolo. Allo stesso tempo avrò un bel pino da vendere al mercato e così prenderò due piccioni con una fava.” Mentre si dirigeva, ascia in mano, verso il territorio di quella tribù, un uomo gli si avvicinò e gli chiese: “Dove vai?” Ed il boscaiolo disse: “Vado dalla tribù che adora il pino per abbatterglielo”. L’uomo replicò: “No, non lo fare!” - E chi sei tu per dirmi di non farlo? Vado a far questo per Dio. Vado a tirar giù quel pino. - Ed io ti dico di non farlo! – ripeté l’uomo. - E chi me lo dovrebbe impedire? - Io - E chi sei tu per impedirmi di tagliare quel pino? L’uomo rispose: “Io sono Satana, il Diavolo. Tu non taglierai quell’albero. Io te lo impedirò.” Allora il boscaiolo esclamò: “Tu? Tu non puoi impedirmelo!” Ed afferrato il Diavolo, lo sbatté al suolo. Quindi gli si sedette sul petto e gli pose l’ascia sulla gola, pronto ad ucciderlo. Il Diavolo disse: “Tu non mi puoi uccidere. Dio l’Altissimo mi ha dato vita fino al Giudizio Finale, ed il mio obiettivo fino a quel giorno è di sviare tutti gli uomini. Dimmi, quanto guadagni? Io so che tu sei un uomo devoto e che hai una famiglia numerosa, ed anche che ti piace aiutare la gente.” - Guadagno due monete di rame al giorno. - Non è ragionevole quel che vuoi fare. Vuoi provare a tagliare quell’albero, ma la tribù non lascerà che tu abbatta la loro divinità. Forse ti uccideranno e la tua famiglia resterà senza sostentamento. Sii ragionevole, abbandona il tuo progetto. Farò un patto con te. Mi dici che guadagni due monete di rame. Ebbene, tutte le mattine porrò sotto il tuo letto due monete d’oro. D’accordo? Tu sei un uomo devoto. Invece di andare a rischiare che ti uccidano, cosa molto probabile, guadagnerai due monete d’oro che potrai spendere insieme alla tua famiglia. E quel che ti avanzerà, lo potrai dare ai poveri. L’uomo rispose: “Non ti credo. Tu vuoi ingannarmi. Tutti sanno che il Diavolo è ingannatore e bugiardo. Tu vuoi solo salvare la tua pelle.” - No, no – disse il Diavolo – non ti sto ingannando. Puoi fare la prova. Tornatene a casa senza far nulla. Se domani non troverai le monete d’oro, potrai sempre prendere la tua ascia e tagliare quell’albero! - Mi sembra ragionevole – rispose l’uomo, e se ne tornò a casa. La mattina seguente trovò due monete d’oro nuove di zecca sotto il materasso. S’avvicinò allora alla sua sposa e disse: “Moglie mia, ci siamo sistemati per il resto della nostra vita. Ho fatto un patto col Diavolo. Da oggi non avrò più bisogno di lavorare. Tutte le mattine riceveremo due monete d’oro che potremo spendere in quel che ci pare.” Però la donna non era convinta. - Non lo sai che il Diavolo è bugiardo? Domandò. - Ma qui ci sono le monete d’oro! Quel giorno mangiarono a sazietà e quel che avanzò lo distribuirono tra i loro vicini di casa. La mattina seguente il boscaiolo si svegliò di buon’ora e raggiante mise la mano sotto il materasso. Niente. Sollevò il materasso. Niente. Sollevò i cuscini, il tappeto, persino il pavimento, ma non trovò niente. - Ah, mi ha ingannato! Pieno d’ira, afferrò la sua ascia ed uscì per andare a tagliare il pino degli idolatri. Sulla strada incontrò nuovamente il Diavolo, che questa volta era molto allegro. - Dove credi di andare? – gli disse il Diavolo. - Bugiardo, ingannatore! Vado a tirar giù quel pieno! Ma il Diavolo toccò il petto del boscaiolo con un dito e l’uomo cadde al suolo. Satana disse: “Ora vuoi che ti uccida? Ieri eri tu che volevi farlo!” - Oh no, non mi uccidere. Non voglio più denaro da te. Desidero solo chiederti una cosa. Soltanto due giorni fa, quando volesti impedirmi di tagliare quell’albero, ti atterrai con molta facilità. Ti afferrai e ti sbattei al suolo ed alla fine quasi ti uccidevo. Da dove hai tirato fuori, ora, questa forza? - Ah, non è la mia forza che è aumentata, ma la tua che è diminuita. L’altro giorno andavi a tagliare quell’albero per Dio. Oggi, invece, mi hai attaccato per due monete d’oro!
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