Lettera dei Diritti (Risalat al-Hoquq)

Lettera dei Diritti (Risalat al-Hoquq)

Lettera dei Diritti (Risalat al-Hoquq)

Publication year :

2006

Publish number :

Prima

Publish location :

Qom (Iran)

Number of volumes :

1

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Lettera dei Diritti (Risalat al-Hoquq)

Sebbene nel presente contesto la migliore traduzione del termine «haqq» sia diritto, esso ha diversi significati strettamente affini da tenere a mente, come idoneità, giustizia, verità, realtà, correttezza, necessità, incombenza, obbligo, dovere e obbedienza. Uno sguardo al Trattato dei diritti mostrerà velocemente che la parola diritti si poteva meglio tradurre come doveri, obblighi o responsabilità, poiché il trattato non riguarda direttamente i di-ritti dell’individuo, ma piuttosto i diritti degli altri che l’indivi- duo deve osservare. Tuttavia penso sia importante mantenere il termine diritti, anche solo per evidenziare che nel considerare i di- ritti umani principalmente in termini di responsabilità, l’Islam diverge profondamente dalla maggior parte delle concezioni tipiche dell’Occidente moderno, e vanta invece profonde affinità con altre tradizioni religiose d’Oriente e d’Occidente. (Dall’Introduzione di William C. Chittick) L’Imam ‘Ali ibn al-Husayn (m. 95 a.H./717 d.C.), quarto imam sciita, detto Zayn al-‘Abidin (l’ornamento di chi adora) e as-Sajjad (colui che si prostra a lungo), era figlio dell’Imam al-Husayn (nipote del Profeta) e della principessa figlia di Yazdegerd, imperatore dell’Iran. Sopravvissuto alla battaglia di Karbala, fu fatto prigioniero dal califfo omayyade Yazid e, dopo numerose vicissitudini, si ritirò completamente dalla vita pubblica, dedicandosi esclusivamente alla venerazione di Dio e intrattenendo rapporti solo con una ristretta cerchia dell’èlite sciita, la quale si occupò della diffusione delle conoscenze esoteriche ed essoteriche da lui ricevute. Tra le sue opere ricordiamo il Saĥifa al-Sajjadiyya, una raccolta di invocazioni ricche di profondi concetti gnostici e metafisici. Secondo alcune tradizioni morì avvelenato su ordine del califfo dell’epoca.